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Gli stereotipi della tradizione, la ricerca scientifica e la sicurezza sanitaria
Un ciclo di conversazioni e di attività laboratoriali del Centro della Scienza e della Tecnica della Fondazione Polo Universitario Grossetano
Qual dolor fora, se de li spedali
di Valdichiana tra ’l luglio e ’l settembre
e di Maremma e di Sardigna i mali
fossero in una fossa tutti insembre,
tal era quivi, e tal puzzo n’usciva
qual suol venir de le marcite membre.
Dante Alighieri. “La Divina Commedia”. Inferno XXIX 46-51.
.
La malaria esercita ancora una pesante incidenza sui destini di molta popolazione mondiale anche per la scoperta di nuove fonti di patologie connesse a vettori entomologici globalmente sempre più diffusi.
Questa attenzione determina anche il tentativo di condurre un esame aggiornato, per il momento sommario, della storia italiana e maremmana per interpretare correttamente il fenomeno malarico e le sue conseguenze sullo sviluppo dell’Italia unitaria e locale. Una causa piuttosto trascurata e che invece, per la estensione delle aree malariche, unita alla carenza degli immediati provvedimenti strutturali necessari, ha rallentato notevolmente e penalizzato l’evoluzione e la modernizzazione dello Stato unitario: un freno ulteriore rispetto alle oggettive difficoltà della ricerca scientifica nella spiegazione del ruolo dei protagonisti del fenomeno morboso.
In questo contesto, malgrado i miglioramenti significativi attuati dalla bonifica lorenese e l’avanzamento di un vivacissimo processo insediativo, anche la Maremma non è sfuggita ai danni prolungati di tale situazione.
Solo quando i governi italiani hanno finalmente potuto percepire la gravità e vastità del problema in tutta la sua reale dimensione sono stati attuati i primi interventi di natura igienico sanitaria da collegare alla redenzione sociale ed economica di queste aree.
La Maremma ha pagato a questo stato di arretratezza un notevole tributo e corre tuttora rischi non trascurabili relativamente ai nuovi veicoli di trasmissione e alle nuove forme di patologia.
La Fondazione Polo Universitario Grossetano ha già manifestato la sua sensibilità a tali complesse implicazioni con gli studi sulla “Storia ed itinerari delle Bonifiche Maremmane. Agricoltura e salute ambientale governando alluvioni”.
Ad integrare tale rassegna ritiene oggi di poter contribuire, attraverso la collaborazione con l’Azienda U.S.L. Toscana Sud-Est ed ancora una volta con l’Associazione Rotariana “Carlo Berliri Zoppi”, alla esposizione dell’insieme di temi delineati nella premessa.
Propone quindi una conveniente trattazione degli stessi in chiave divulgativa, seppur rigorosa in termini scientifici, per mezzo di una serie di conversazioni tenute da esperti e studiosi delle discipline coinvolte.
A tale ciclo di incontri si affiancheranno sessioni di laboratorio presso il Centro della Scienza e della Tecnica destinate agli studenti di ogni ordine e grado ed ai cittadini che ne manifestino l’interesse.