Un libro che nasce dalla penna geniale di un autore purtroppo prematuramente scomparso, e nasce come un vero reportage commissionato da un famoso giornale per raccontare ai lettori l'esperienza di una crociera extralusso ai Caraibi nella primavera del 1995. Il reportage si espande, si arricchisce in infinite e dettagliate descrizioni, si avvolge in innumerevoli note a piè di pagina che hanno loro stesse delle note a piè di pagina. Diventa a tutti gli effetti un resoconto antropologico e tragicomico della società consumista occidentale nell'era del turismo come droga di massa. Il testo (in effetti molto denso ma piuttosto breve) risulta esilarante, intessuto da battute fulminanti e aneddoti inverosimili. La cosa più divertente da fare è cercare su internet riscontro delle innumerevoli informazioni fornite dall'autore, così da scoprire che tutto ciò che scrive è assolutamente e malinconicamente vero. Vi sembrerà, dopo averlo letto, di essere stati anche voi in crociera con lui, intrappolati dentro una meganave che ha tutti i tratti di un inferno dantesco. Con tanta frutta.