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Trovati 314 documenti.

La portalettere
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Materiale linguistico moderno

Giannone, Francesca - Giannone, Francesca <1982->

La portalettere : romanzo / Francesca Giannone

Milano : Nord, 2023

Abstract: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent'anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all'amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell'istante in cui l'ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent'anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo - ma soprattutto senza che il paese lo voglia - la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni '30 fino agli anni '50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.

Come uccidere la tua famiglia
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Materiale linguistico moderno

Mackie, Bella - Mackie, Bella

Come uccidere la tua famiglia / Bella Mackie ; traduzione di Aurelia Di Meo

Milano : HarperCollins, 2023

Abstract: Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilità, il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perché languisco dietro le sbarre per l'unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la verità nient'altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza - vale la pena specificarlo, perché fa un'enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l'istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l'ombra di un rimpianto? Tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo. Come uccidere la tua famiglia è tutto quello che non ti aspetti: una potente commedia nera, una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, nonché una critica feroce all'ossessione dei media per l'universo del crimine e alle falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma.

Vicolo Sant'Andrea 9
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Materiale linguistico moderno

Faccon, Manuela <1968->

Vicolo Sant'Andrea 9 / Manuela Faccon

Milano : Feltrinelli, 2023

Abstract: Padova, anni cinquanta. Teresa lavora come portinaia in un palazzo del centro. Dietro un aspetto dimesso e in apparenza insignificante, nasconde un bruciante segreto. Nel dicembre del 1943, quando aveva sedici anni, di ritorno da un incontro sotto i portici di piazza delle Erbe con il garzone di cui è innamorata, assiste all'arresto della famiglia ebrea per cui lavora e da cui è stata istruita e educata alla lettura. Un attimo prima di essere portata via dai soldati, la padrona le affida il suo ultimo nato: Amos, due enormi occhi scuri e una voglia di fragola sulla nuca. Qualcuno però fa la spia, Teresa viene separata a forza dal bambino e per punizione rinchiusa in manicomio. Anni dopo, continua a pensare a quel bambino. Sarà ancora vivo? Che tipo di persona sarà diventato? E fino a che punto dovrà arrivare, lei, per tener fede alla parola data? Presta servizio in casa delle ricche signorine Pozzo, così diverse dall'amorevole signora Levi o dalla famiglia numerosa in cui è cresciuta in campagna, e intanto cerca Amos. Finché un nuovo colpo del destino le offre l'occasione tanto attesa: c'è un impegno da onorare, una verità da consegnare prima che il portoncino di vicolo Sant'Andrea 9 si spalanchi per l'ultima volta e lei sia finalmente libera di ricominciare. Prendendo spunto da vicende storiche e da ricordi d'infanzia, Manuela Faccon costruisce il ritratto di una donna unica e, al tempo stesso, come tante, fragile dentro, ma forte fuori, per gli altri. Un romanzo intimo e intenso sulla dignità al femminile, sui sacrifici che comporta la lealtà, verso il prossimo e verso se stessi. Una voce potente, nuova, ma con una musicalità antica. Anni cinquanta. La portinaia di vicolo Sant'Andrea 9 nasconde un segreto. Ora, finalmente, è arrivato il momento di parlare.

Vi avverto che vivo per l'ultima volta
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Nori, Paolo

Vi avverto che vivo per l'ultima volta : noi e Anna Achmatova : romanzo / Paolo Nori

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: «E noi, che cosa stiamo diventando? E io, cosa sono diventato?» si chiede Paolo Nori. E la risposta viene da una lontananza che in verità brucia distanze e porta con sé, come fosse turbine di visioni, di fatti, di sentimenti, e naturalmente di poesia, la vita di Anna Achmatova. «Vogliamo raccontare» dice Nori «la storia di Anna Achmatova, una poetessa russa nata nei pressi di Odessa nel 1889 e morta a Mosca nel 1966. Anche se Anna Achmatova voleva essere chiamata poeta, non poetessa, e non si chiamava, in realtà, Achmatova, si chiamava Gorenko; quando suo padre, un ufficiale della Marina russa, seppe che la figlia scriveva delle poesie, le disse Non mischiare il nostro cognome con queste faccende disonorevoli. Allora lei, invece di smettere di scrivere versi, pensò bene di cambiar cognome. E prese il cognome di una sua antenata da parte di madre, una principessa tartara: Achmatova.» Anna era una donna forte, una donna che, «con la sola inclinazione del capo - come ebbe a dire Iosif Brodskij, suo amico e futuro premio Nobel - ti trasformava in homo sapiens». Suora e prostituta per i critici sovietici, esclusa dall'Unione degli scrittori, privata degli affetti più cari, diventata, durante la Seconda guerra mondiale, la voce più popolare della Russia sotto l'assedio nazista, indi rimessa al bando, sorvegliata, senza mezzi. Ha profuso ostinazione e fermezza. Ha patito come patiscono le anime che, anche quando cedono, non cedono. Non ha smesso di scrivere, anche quando la sua poesia si poteva soltanto passare di bocca in bocca. Ha saputo, alla fine della sua vita, essere quel che voleva diventare: la più grande poetessa, anzi, il più grande 'poeta' russo dei suoi tempi. Dopo essere entrato in quella di Dostoevskij, Nori entra in un'altra vita incredibile , ma questa volta ci rendiamo conto che, nell'avvicinare Anna a noi come siamo diventati, e noi alla Russia come è diventata, ci troviamo di fronte a un'urgenza crudele, a una figura che ci guarda, ci riguarda, e ci tocca più forte dove siamo ancora umane creature.

Ragazzo mio
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Materiale linguistico moderno

Pellai, Alberto

Ragazzo mio : lettera agli uomini veri di domani / Alberto Pellai ; [illustrazioni di Giovanni Simoncelli]

Milano : De Agostini, ©2023

Abstract: Quante volte ti avranno detto che di fronte ai problemi un vero uomo non chiede aiuto e affronta tutto di petto? Eppure tu a volte ti senti triste e magari non sai a chi o come dirlo. Ti capita di provare paura, sentirti confuso o stanco di mandar giù in silenzio. Ed è proprio in quei momenti che scopri di non avere le parole per buttar fuori ciò che provi, e comunicare diventa impossibile. Allora, per sottrarti al rumore assordante delle tue emozioni, sfuggi a ciò che hai dentro e ti rifugi nel mondo là fuori, mostrandoti forte, come in una sfida contro tutto e tutti. Ma la vita non è una gara e tu non sei un naufrago solitario, bensì una persona fatta per entrare in relazione con se stessa e gli altri. Questo libro ti aiuta a capire come fare. È pensato per te da un uomo che oggi è anche un padre. L'ha scritto con le parole che avrebbe voluto sentirsi dire quando era un figlio, ma che nessuno gli ha mai rivolto o insegnato. Questo libro è per te e, se lo vorrai, per l'adulto a cui deciderai di darlo perché anche lui impari le parole che si deve avere davvero coraggio per dirle. Quelle che fanno la differenza fra diventare un uomo vero e inseguire il falso mito del vero uomo. Alberto Pellai firma uno strumento di educazione emotiva e di genere dedicato principalmente ai maschi, giovani o adulti, e a tutti coloro che non hanno mai avuto la fortuna di imparare ad amare e ad amarsi nel rispetto per se stessi. Età di lettura: da 11 anni.

Il dono
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Materiale linguistico moderno

Barbato, Paola

Il dono / Paola Barbato

Milano : Piemme, 2023

Abstract: «È stato il mio cuore. Non sono stato io.» Con queste parole, e un coltello insanguinato tra le mani, l'uomo accoglie la polizia. Tutti lo conoscono, è un giornalista che si è sempre occupato di cronaca nera, unica persona a cui molti criminali hanno deciso di rilasciare un'intervista. Un uomo integerrimo, calmo, stimato. Che ora è diventato un brutale assassino. Un mostro. L'ispettrice Flavia Mariani è una donna dura e intransigente, non ha molti amici ma nel suo lavoro è sempre stata una delle migliori, forse per dimostrare al mondo, e anche a sé stessa, che una donna in polizia può valere più di un uomo. Quando va a trovare l'assassino nell'infermeria del carcere, è pronta ai comportamenti tipici di quelli come lui: il silenzio, la menzogna, l'invenzione. Invece, la realtà che le viene restituita è esattamente quella che hanno stabilito i primi rilievi: la modalità dell'aggressione, i tempi e i luoghi. Ma qualcosa non la convince. Perché parla del proprio cuore come se fosse un'entità diversa da sé? E perché in casa sua ci sono segni di persecuzione e minacce? La risposta, o almeno un primo indizio, è nella cassaforte dell'uomo, sotto forma di un foglio. L'uomo ha subito un trapianto di cuore e il donatore è Valerio Felici, un serial killer che per anni aveva agito indisturbato, fino alla morte accidentale. Solo mesi dopo, erano state rinvenute per caso le prove dei suoi crimini. A quanto pare troppo tardi per impedire che il suo cuore continuasse a vivere nel corpo di un altro. E ne facesse a sua volta un assassino. Ma il cuore non è il solo organo ad essere stato donato, e ora Flavia deve trovare gli altri. Per salvarli. O per fermarli.

Rubare la notte
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Petri, Romana - Petri, Romana

Rubare la notte : romanzo / Romana Petri

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell'immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un'infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un'infanzia che gli resta incollata all'anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L'infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un'idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi. Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d'avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell'infinito.

La ricreazione è finita
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Ferrari, Dario <1982- ; Viareggio>

La ricreazione è finita / Dario Ferrari

Palermo : Sellerio, 2023

Abstract: Marcello è un trentenne senza un vero lavoro, resiste ai tentativi della fidanzata di rinsaldare il legame e cerca di prolungare ad libitum la sua condizione di post-adolescente fuori tempo massimo. La sua sola certezza è che vuole dirazzare, cioè non finire come suo padre a occuparsi del bar di famiglia. Per spirito di contraddizione, partecipa a un concorso di dottorato in Lettere, e imprevedibilmente vince la borsa. Entra così nel mondo accademico e il suo professore, un barone di nome Sacrosanti, gli affida come tesi un lavoro sul viareggino Tito Sella, un terrorista finito presto in galera e morto in carcere, dove però ha potuto completare alcuni scritti tra cui le Agiografie infami, e dove si dice abbia scritto La Fantasima, la presunta autobiografia mai ritrovata. Lo studio della vita e delle opere di Sella sviluppa in lui una specie di identificazione, una profonda empatia con il terrorista-scrittore: lo colpisce il carattere personale, più che sociale, della sua disperazione. Contemporaneamente sperimenta dal di dentro l'università: gli intrighi, le lotte di potere tra cordate e le pretestuose contrapposizioni ideologiche, come funziona una carriera nell'università, perfino come si scrive un articolo «scientifico» e come viene valutato. Si moltiplicano così i riferimenti alla vita e alla letteratura di Tito Sella, inventate ma ironicamente ricostruite nei minimi dettagli; e mentre prosegue la sarcastica descrizione della vita universitaria, il racconto entra nella vita quotidiana di Marcello e nelle sue vitellonesche amicizie viareggine. Realtà sovrapposte, in cui si rivelano come colpi di scena delle verità sospese. Che cosa contiene l'archivio Sella, conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi? Perché il vecchio luminare Sacrosanti ha interesse per un terrorista e oscuro scrittore? E che cosa racconta, se esiste, La Fantasima, l'autobiografia perduta? La ricreazione è finita è un'opera che si presta a significati e interpretazioni molteplici. Un narrato in cui si stratificano il genere del romanzo universitario - imperniato dentro l'artificioso e ossimorico mondo dell'accademia -, con il romanzo di formazione; il divertimento divagante sui giorni perduti di una generazione di provincia, con la riflessione, audace e penetrante, sulla figura del terrorista; e il romanzo nel romanzo, dove l'autore cede la parola all'autobiografia del suo personaggio. Questo libro racconta la storia di due giovinezze incompiute, diversissime eppure con una loro sghemba simmetria.

Capolinea Malaussène
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Materiale linguistico moderno

Pennac, Daniel

Capolinea Malaussène : Il caso Malaussène 2 / Daniel Pennac ; traduzione di Yasmina Melaouah

Milano : Feltrinelli, 2023

Abstract: Non sapevo che i miei ragazzi avessero rischiato di farsi ammazzare nel caso Lapietà. Quando ho scoperto che c’era di mezzo Nonnino, ho capito una cosa: chi non conosce Nonnino non sa di cosa è capace l’essere umano.” (Benjamin Malaussène). La tribù Malaussène è tornata.

Minecraft
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Materiale linguistico moderno

Drayden, Nicky

Minecraft : Il drago / Nicky drayden ; traduzione di Matteo Mazzuca

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Zetta è la migliore fabbricante di pozioni a Sienna Dunes. D'accordo, forse è l'unica fabbricante di pozioni a Sienna Dunes. E forse le sue pozioni non funzionano proprio come dovrebbero, ma Zetta deve solo fare pratica. Cosa non semplicissima, visto che nel suo villaggio la magia è malvista e sconsigliata. Ma quando Sienna Dunes viene presa di mira da un'orda di predoni, Zetta sembra l'unica a rendersi conto che le tecniche di difesa tradizionali non sono sufficienti. Per questo decide di partire alla ricerca della zia, esperta alchimista che ha lasciato il villaggio anni prima, e farsi insegnare l'arte delle pozioni. A casa della zia, però, Zetta trova ben più di ciò che si aspettava: uno strano uovo si schiude davanti a lei, rivelando una creatura piena di scaglie, dagli occhi viola e le ali nere. Non può essere l'enderdrago di cui parlano le leggende... vero? Eppure quando la creatura diventa sempre più grande e la minaccia dei predoni si avvicina, Zetta comincia a pensare che forse proprio il drago potrebbe essere la soluzione. Ma è davvero ciò che serve per salvare il villaggio? Oppure decreterà la fine di Sienna Dunes? Età di lettura: da 10 anni.

L'ultimo cacciatore
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Materiale linguistico moderno

Morosinotto, Davide - Morosinotto, Davide

L'ultimo cacciatore / Davide Morosinotto ; illustrazioni di Fabio Visintin

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Roqi non vede l'ora di scoprire il proprio talento. Così potrà partecipare a una Grande Caccia all'elegrande insieme agli altri ragazzi della sua tribù, e diventare adulto. Ma proprio il giorno in cui si rende conto di avere il Talento di Uccidere, un incendio divampa nella foresta, divorando ogni cosa sul suo cammino. Compreso l'accampamento in cui vive e tutti gli adulti della tribù. Così lui e altri cinque amici si ritrovano completamente soli. Per Roqi, Ama con il Talento delle Storie, Ocho con il Talento delle Corde, Cato della Pietra, Beri del Fuoco e la piccola Hona riuscire a sopravvivere non è facile, e ben presto capiscono di avere bisogno di altri uomini, di una tribù. Si mettono in cammino per cercarla, ma durante il viaggio molte cose cambiano tra di loro. Nell'affrontare la foresta, procurarsi il cibo, difendersi dai predatori, quei bambini che sono cresciuti insieme sono chiamati a compiere scelte difficili, a volte dolorose, spietate. Fino a quando hanno finalmente l'occasione di partecipare a una Grande Caccia. Ma Nioqo il Viaggiatore li mette in guardia: «Tutti i ragazzi aspettano il momento di diventare adulti. E quando quel momento arriva, si accorgono che è capitato troppo presto». Infatti... Un mondo fantastico e feroce che affonda le proprie radici nella Preistoria: un romanzo straordinario in dialogo con uno dei classici più amati di sempre, Il signore delle mosche. Età di lettura: da 12 anni.

Sono contenta che mia mamma è morta
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McCurdy, Jennette

Sono contenta che mia mamma è morta / Jennette McCurdy ; traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Jennette McCurdy ha solo tredici anni quando diventa una celebrità della tv grazie alla serie iCarly. Dietro il suo sorriso smagliante si nasconde però l'inferno degli abusi fisici e psicologici a cui sua madre la sottopone fin da quando è bambina. Ossessionata dall'idea di fare della figlia una star, Debbie ha assunto il controllo maniacale di ogni aspetto della sua vita. E Jennette, pur di vedere la madre felice e di conquistare il suo amore, è disposta a rinunciare all'infanzia normale che vorrebbe così tanto. Giorno dopo giorno, per anni, Debbie cerca di distruggere Jennette per ricostruirla a suo piacimento. Solo quando il cancro obbliga Debbie a stare in ospedale e lontano da lei, Jennette scopre fino a che punto è riuscita a devastarla. Preda di disturbi alimentari, dell'alcol e di una grave depressione, è costretta ad affrontare il suo passato e il mostro che l'ha resa ciò che non avrebbe mai voluto essere. Scritto con disarmante sincerità e umorismo nero, Sono contenta che mia mamma è morta è il racconto di quello che succede quando chi ci dovrebbe amare più di tutti abusa della nostra innocenza. Ma soprattutto è una storia che parla di resilienza e conquista della libertà. E della felicità di farti lo shampoo da sola.

La buona condotta
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Materiale linguistico moderno

Mujčić, Elvira

La buona condotta : romanzo / Elvira Mujčić

Milano : Crocetti, 2023

Abstract: All'indomani dell'indipendenza del Kosovo, in un piccolo paese sul confine si tengono le elezioni per il sindaco. Gli albanesi sono 1362, i serbi 1177. Cosa accade se a essere eletto è un serbo che vuole andare d'accordo con gli albanesi? Succede che a Belgrado non va per niente bene, e mandano un nuovo sindaco che continui a soffiare sul fuoco della rivalità etnica. Il suo arrivo non porta solo scompiglio politico, ma stravolge le vite dei protagonisti. Quella di Miroslav, il sindaco eletto, forse nato nell'angolo sbagliato del pianeta, visto che detesta i toni accesi ed è terrorizzato dai conflitti. Quella di Nebojsa, spedito dalla capitale per fare l'antagonista obbediente e salvarsi da un passato pieno di ombre, e che invece fa deflagrare gli ingranaggi di un sistema assurdo. Quella di Ludmila, la ragazza che credeva nell'amore e per questo era stata considerata pazza, Ludmila che si difende dalla realtà mandando a memoria le vite degli altri e inventando filastrocche. A partire da un fatto realmente accaduto, Elvira Mujcic dà vita a una storia emozionante dove i personaggi combattono per sfuggire il destino che la Storia, la politica o i benpensanti disegnano per loro. Il passato recente, la guerra mai capita e mal conclusa, i rancori e le manipolazioni pesano su di loro, che però lottano per rimanere fedeli a sé stessi. Mostrandoci così che un futuro migliore può sempre sorgere anche nelle condizioni più avverse, grazie a singoli uomini e donne, a dispetto dei governi.

Ma tu chi sei
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Materiale linguistico moderno

Arpaia, Bruno

Ma tu chi sei / Bruno Arpaia

Milano : Guanda, 2023

Abstract: Un uomo, l'autore stesso, è alle prese con l'età che avanza, con il futuro che si restringe sempre più e con l'Alzheimer della madre ultranovantenne. Dai primi sintomi della malattia al difficile trasloco in una residenza per anziani: l'ormai cadente casa di famiglia viene chiusa e con l'ultimo giro di chiave il passato è quasi del tutto perduto. Il filo portante della narrazione è costituito dalle visite alla madre, con le sue domande ripetute in maniera ossessiva, i suoi smarrimenti, i suoi capricci quasi infantili, le crescenti difficoltà a riconoscere i nipoti o il figlio stesso, le dolorose lacerazioni che si producono in entrambi. Al racconto commovente del rapporto con la madre si alternano le confessioni autobiografiche sullo spaesamento in un'epoca di Covid e di guerra, le riflessioni sull'identità e sul timore della morte, e le digressioni sul funzionamento del cervello e della memoria, sulla malleabilità e l'illusorietà dei ricordi, sulle ricerche nel campo dell'Alzheimer. Bruno Arpaia sa fondere tutti questi elementi in un racconto teso ed emozionante, non privo di una soffusa e rassegnata ironia, in cui convergono molti dei demoni che ci assillano e dei tentativi per sconfiggerli, ridefinendo e ampliando la nozione stessa di romanzo.

Il caso Mortara
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Materiale linguistico moderno

Scalise, Daniele

Il caso Mortara / Daniele Scalise

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: Bologna, 1858: le guardie pontificie, su ordine del Tribunale dell'Inquisizione, strappano dalle braccia dei genitori un bimbo di sei anni, Edgardo Mortara, figlio di un mercante ebreo, che una domestica cattolica sostiene di aver battezzato di nascosto anni prima. A favore del piccolo intervengono Napoleone III, Francesco Giuseppe, Cavour. Ma Pio IX è irremovibile: Edgardo crescerà in convento, diverrà prete e morirà novantenne, vittima fino in fondo dell'intolleranza antisemita. Un bambino, e poi un uomo, trasformato suo malgrado in un simbolo.

Grandi lampi di genio
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Odifreddi, Piergiorgio

Grandi lampi di genio : storie di scienza per ragazzi illuminati (e adulti fulminati) / Piergiorgio Odifreddi ; [illuistrazioni di Antonio Rossetti]

Segrate : De Agostini, 2023

Abstract: Chi è il più grande genio mai vissuto? Questa sì che è una bella domanda... senza risposta! Nel corso della storia sono state tante le menti brillanti che, grazie a lampi di genio, hanno permesso di svelare le leggi nascoste nel funzionamento del mondo (e quindi anche di noi stessi!), dandoci gli strumenti per renderlo un posto migliore in cui vivere. Che fossero filosofi, matematici o fisici, medici oppure naturalisti, o ancora biologi, chimici, astronomi, le loro scoperte, dall'invenzione dei numeri al computer, dalla costruzione del primo telescopio per osservare il cielo ai razzi per l'allunaggio, sono narrate da Piergiorgio Odifreddi in questa entusiasmante raccolta, ricca di aneddoti e curiosità, per ripercorrere le tappe fondamentali della nostra evoluzione dall'antichità fino all'era digitale. Ma ancora tantissimo resta da indagare: da qui in avanti... tocca agli scienziati di domani! Con i lampi di genio di: Talete, Pitagora, Archimede, Ipparco, Al-Khwarizmi, Gutenberg, Copernico, Galilei, Newton, Jenner, Darwin, Maxwell, Mendeleev, Ramón Y Cajal, Fratelli Lumière, Planck, Einstein, Turing, Watson E Crick, Von Braun. Età di lettura: da 11 anni.

Mappa del Canada e altre storie
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Nors, Dorthe

Mappa del Canada e altre storie / Dorthe Nors ; traduzione di Ingrid Basso

Firenze ; Milano : Bompiani, 2023

Abstract: Dalle metropoli del Nord America alle luci di Copenaghen ai vuoti silenziosi delle foreste: le donne e gli uomini descritti da Dorthe Nors sono persone in fuga da rapporti dissestati, in cerca di legami, ognuno con una solitudine da colmare e un altrove da raggiungere. Una scrittrice si rifugia in una baita e fa amicizia con la madre di un ex amante. Un uomo decide di andare a caccia per sfuggire qualche ora alla moglie ma non sa se riuscirà più a tornare indietro. Uno scapolo più che maturo mette tutto se stesso al servizio delle socie di un circolo per anziani. Nors proietta una luce negli angoli più nascosti e porta l’oscurità dove meno ce la aspettiamo. Queste pagine pulsano di amore, violenza, amicizia: pulsano di vita.

Per futili motivi
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Materiale linguistico moderno

Matteucci, Sapo

Per futili motivi / Sapo Matteucci

Milano : La nave di Teseo, 2023

Abstract: Il legno è vecchio, la botte è vuota, e tuttavia contiene ancora un po' di vino. Quanto poco ci vorrebbe a buttarlo, a sbaraccare tutto? Non ci vorrebbe nulla. Nessuno avrebbe da ridire. Si farebbe spazio per chi ne ha bisogno - e tutti, intorno, hanno un disperato bisogno di spazio. Ma Sapo Matteucci decide di prendersi cura di quel vino rimasto, e vi si dedica con una forza e un coraggio e una pazienza e una perseveranza e una sincerità che non ha mai riservato a nient'altro in tutta la sua vita. Lo fa invecchiare. Lo imbottiglia. Lo porta in tavola e ce lo serve - e quel vino è questo romanzo, ed è portentoso. Sapo Matteucci non ne è solo l'autore: ne è anche il protagonista, e ci racconta senza infingimenti il tramonto di un uomo - il suo tramonto - come solo grandi scrittori ogni tanto riescono a fare, alla fine della loro carriera. Solo che della carriera di Sapo Matteucci questo romanzo è l'inizio, perché si tratta del suo esordio. Nella zona di guerra più banale e crudele della nostra avventura terrena, la famiglia, là dove ogni cosa è destinata a diventare conflitto, recupera la gioia originaria che tutti perdiamo di vista, quella dell'essere al mondo, e canta il legame esilarante e struggente con tutto ciò che al mondo lo trattiene. Madri, padri, cani, figli, conigli, rotture di coglioni danzano in queste pagine con traboccante, dissipante vitalità, descritti da un occhio che ama senza alternative e da una lingua che batte con grazia le piste della grande letteratura. Quella grande letteratura di cui Sapo Matteucci si è nutrito per cinquant'anni senza mai attentarsi di produrla, e che infine gli è scivolata fuori tutta insieme in questo libro, come quando c'è di mezzo il destino. (Sandro Veronesi)

Metodi per sopravvivere
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Materiale linguistico moderno

Gudrun Eva Minervudottir

Metodi per sopravvivere / Gudrún Eva Mínervudóttir ; traduzione di Silvia Cosimini

Milano : Iperborea, 2023

Abstract: Quando il piccolo Aron Snær, abbandonato dal padre, entra nelle vite di Árni, Borghildur e Hanna, la loro esistenza è divisa tra la rassegnazione al dolore e la speranza di una svolta. Árni insegue un amore impossibile, accompagnato dall'iperattivo labrador Alfons, che incoraggia le sue zoppicanti passeggiate verso un futuro incerto. Borghildur è una vedova alle prese con il suo lutto che si sente come un «sacco pieno di schegge di vetro», e i figli cresciuti e lontani non sanno aiutarla. Hanna è un'adolescente solitaria che non mangia più, a cui cucinarsi una pasta sembra un miracolo. Il sobborgo di Reykjavík dove vivono, un microcosmo islandese di pace stretto tra torrenti e immensi pascoli, li inghiotte in un'ovattata routine che fa da cassa di risonanza a ogni inquietudine. Finché il piccolo Aron, incrociando in diversi modi le loro strade, così sprovveduto e indifeso, fa scattare qualcosa: la compassione vince la solitudine e risveglia quel bisogno di connessione che è profondamente radicato dentro ciascuno. Forse l'unica ancora di salvezza sono le altre persone, i legami umani, la solidarietà? Con una scrittura delicata e di poetica eleganza, sotto la quale ribolle l'umanità dei suoi personaggi, Guðrún Eva Mínervudóttir dà voce a donne e uomini infelici che cercano metodi per sopravvivere e scoprono l'empatia, imparando che «in ogni parola scambiata» può celarsi «la promessa di qualcosa di straordinario». 

Divorzio di velluto
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Materiale linguistico moderno

Karšaiová, Jana

Divorzio di velluto / Jana Karšaiová

Milano : Feltrinelli, 2022

Abstract: Come si sopravvive allo strappo, alla perdita delle radici? Cosa resta, come ci si inventa di nuovo? Katarína torna da Praga a Bratislava per trascorrere il Natale insieme alla famiglia. Alle vecchie incomprensioni con la madre, si aggiunge la difficoltà di giustificare l'assenza del marito Eugen. Ma in quei pochi giorni ritrova anche le vecchie compagne di università, soprattutto Viera, che si è trasferita in Italia grazie a una borsa di studio e torna sempre più malvolentieri in Slovacchia. Le due amiche si riavvicinano, si raccontano l'un l'altra gli strappi, le ferite - Viera con Barbara, che era stata la loro insegnante di italiano, Katarína con Eugen, che l'ha abbandonata due mesi prima con un biglietto sul tavolo della cucina. Katarína ripercorre il rapporto con lui, dal primo incontro al matrimonio forse troppo precoce, con le tante difficoltà di integrarsi a Praga, fino al dolore, di cui ancora non riesce a parlare. E tra i ricordi emergono frammenti della vita a Bratislava sotto il governo comunista: l'abolizione delle festività cattoliche, la censura, le code per la carne e per qualsiasi cosa. Con divorzio di velluto si intende la separazione tra Slovacchia e Repubblica Ceca, che nel romanzo riverbera quelle tra Katarína e il marito Eugen, tra Viera e un paese per lei troppo stretto... È una storia di assenze che pesano, di tradimenti, di desideri temuti e mai pronunciati, di strappi che chiedono nuove risorse per essere ricomposti, di sradicamento e di rinascita - una ricerca di sé della protagonista e del suo paese, entrambi orfani di un passato solido.